Obiettivi
Riconoscere le differenze tra un circuito in serie ed uno in parallelo
Saper valutare la resistenza totale in entrambi
collegamenti
Saper usare gli
strumenti di misura
Individuare la potenza a vuoto e a carico
Utilizzo del contatore per la misura di potenza
Contenuti
Questa unità didattica è il diretto proseguimento della
precedente alla quale rimando sia per la definizione dei vari parametri, che per
il formulario prodotto e utilizzato
I
contenuti possono essere così distinti.
Circuiti in serie: calcolo della resistenza totale, della
corrente di serie, delle tensioni ai capi degli utilizzatori. Circuito in
parallelo: calcolo delle singole correnti e
della resistenza totale; applicazione a due sole resistenze e a più resistenze
uguali.
Valutazione
della potenza assorbita; valutazione della sua variazione sullo stesso
apparecchio, in base alla riduzione di tensione applicata.
Concetto
di energia; valutazione in base al tempo; misura tramite il contatore sia
dell’energia consumata che della potenza assorbita.
Metodo e attività
Partendo da semplici esempi che i ragazzi possono
riscontrare in casa o nella normale vita quotidiana, è possibile introdurre i
due circuiti diversi utilizzati per le applicazioni elettriche.
Il collegamento in serie tipico, è quello delle luci dell’albero di Natale.
Il collegamento in parallelo è il più diffuso. In casa, a scuola, in fabbrica tutte le apparecchiature sono collegate in questo modo. Infatti questa soluzione ci permette di rendere ciascun utilizzatore autonomo dagli altri e accenderlo o spegnerlo in maniera del tutto indipendente.
1 / RT
= 1 / R1 + 1 / R2 + 1 / R3 + …
Lo stesso esperimento può essere eseguito con sole
due resistenze e con diverse resistenze uguali e verificare come si ripropone la
formula qui scritta.
Utilizzando i dati ed i circuiti già visti si
introduce il concetto di potenza che
è data dal prodotto della tensione e corrente. Si presenta ai ragazzi che
ciascun utilizzatore viene
progettato e realizzato per i valori di targa che devono essere mantenuti, a
rischio della distruzione dell'apparecchio (ad esempio utilizzando una tensione
più elevata) o un uso inefficace (
con una tensione ridotta); ciò perché c’è un dato fisico che non varia: la
resistenza di progettazione e di costruzione,
Con un appropriato variatore di tensione, delle morsettiere per il collegamento degli strumenti e per la messa in sicurezza del circuito, si può collegare un qualsiasi elettrodomestico a 220 v (una stufetta elettrica, un riflettore, una griglia elettrica), si verifica la potenza ( P = U * I ) e come questa varia riducendo la tensione in base alla quadrato della corrente ( P = R * I2 ).
Disponendo di un contatore
del tipo di quelli montati dall’Enel nelle nostre abitazioni ( il nostro
laboratorio è fornito di uno di recupero) si può confrontare l’energia
assorbita dall’utilizzatore leggendo semplicemente il tempo impiegato per
compiere un determinato numero di giri del disco di lettura; si calcolano i giri
compiuti in un secondo. Dividendo quel valore per la costante numerica dell’apparecchio (numero giri del disco che
corrispondono ad un kwh) , riportata sullo strumento, si risale all’energia
effettivamente consumata in
kwh. Per calcolare la potenza impiegata, occorre dividere il valore
trovato dell’energia, col tempo misurato, ricordandoci però di trasformarlo
in ore
Tale esercitazione si può riproporre ai ragazzi,
chiedendo di andare a leggere il loro contatore di casa e verificare in quel
momento la potenza impegnata dall’abitazione.
In laboratorio gli allievi possono montare, su dei
pannelli, semplici circuiti funzionanti a pile, per riproporre le esperienze
effettuate, che dovranno poi presentare.
E’ possibile inoltre smontare piccoli
elettrodomestici, anche non più funzionanti, per applicarli su dei quadri
esplicativi, aperti nel loro interno e indicare le varie parti elettriche e
meccaniche di cui sono costituiti; un apparecchio obsoleto o non più
funzionante ha ancora questa valenza didattica, che conferma ancora
l’importante concetto ecologico del recupero.
Verifiche
Esse saranno effettuate sull’applicazione dei
parametri già conosciuti. In particolare saranno verificate la corretta
applicazione delle formule, dei simboli e delle unità di misura.
Inoltre sarà valutato l’uso e la conoscenza del
Tester quale strumento polivalente.
Anche gli aspetti grafici dei circuiti saranno
oggetto di opportuni controlli.
Le realizzazioni pratiche dei ragazzi, dovranno
essere stimolo per una corretta presentazione, completa di osservazioni,
considerazioni, valutazioni, che saranno opportunatamente valutate.
Anche il calcolo della potenza sul contatore di
casa sarà oggetto di verifica.
Glossario
Tester
Analizzatore multimetrico. Si tratta di uno
strumento di misura di parametri elettrici, capace di misurare, opportunatamente
commutato, diverse grandezze elettriche. Ne esistono di analogici (con la
lancetta) e digitali ( con display numerico).
Discipline
coinvolte
Scienze e
Matematica.
Continuano gli interventi comuni con questa disciplina a proposito di questi
argomenti. Gli aspetti matematici di calcolo
sono diversi, così come diverse sono le formule usate. Nel collegamento
in parallello si parla anche di proporzionalità inversa nel caso della
resistenza totale. Anche la conversione delle unità di misura si presta ad
essere curata dalla disciplina.
Ed. Civica
. Se ne parlato proprio durante in questo anno scolastico delle nuove unità di
misura adottate da sistema europeo. Sarebbe piuttosto interessante recuperare le
direttive CEE 98/617/CEE e 80/181/CEE relative all’attuazione delle nuove
grandezze da utilizzare, tra le quali appunto la potenza esclusivamente in watt e non in Kcalorie/ora.
Bibliografia
Hòbscher
e altri “Lezioni ed esercizi di elettrotecnica” Ed. La Scuola 1987 Brescia
Baronio e altri “Manuale degli impianti
elettrici” Editoriale Delfino 1990 Milano
A.
Del Gaudio “Sistema Internazionale delle Unità di misura” Ed.
Calderini 1984 Bologna
Silvano Fuso “Facili esperimenti scientifici”
EDIFAI Gavi (Al) 1994
Sant’Angelo in Vado 3.6.00
Prof. Giuseppe Dini